Un vecchio cammelliere aveva 17 cammelli. In punto di morte, in un momento di
lucidità stabilì le proporzioni secondo cui i suoi cammelli sarebbero andati in eredità
ai suoi 3 figli. Disse ai ragazzi che a ciascuno di essi avrebbe lasciato in
proporzione alle capacità e all'età. Dispose che il maggiore dei tre figli
ereditasse metà dei suoi cammelli, che il secondo beneficiasse
di un terzo di quei cammelli, quindi che al più piccolo dei suoi figli
andassero i rimanenti cammelli che, per togliere ogni ombra di dubbio,
sarebbero stati un nono del totale.
Ovviamente i cammelli si sarebbero dovuti ereditare interi, nel senso che i tre
figli non avrebbero dovuto condividere le bestie tra loro. Fu chiamato un saggio,
che accontentandosi di un piccolo compenso sciolse l'eredità.
Quanti cammelli dunque toccarono a ciascuno dei 3 figli?
[SOLUZIONE]
Il saggio propose questa risoluzione dell'eredità: dato che i cammelli erano 17 e
che quel numero non avrebbe dato un calcolo esatto, aggiunse un
suo cammello a quelli, così da farli diventare 18 che invece è multiplo di 2 di 3 e di 9.
Al primo dei tre ragazzi toccò la metà dei 18 cammelli ossia 9 cammelli.
Il secondo dei figli ereditò 6 cammelli, ossia un terzo del totale delle bestie.
2 cammelli andarono invece al terzo figlio dato che un nono di 18 dà 2.
Il saggio a questo punto fece notare ai ragazzi che la somma dei
cammelli che aveva spartito tra loro dava 17, ossia 9+6+2=17,
e dato che i cammelli presi in considerazione per il calcolo erano stati 18,
ne avanzava uno, che era proprio il cammello del saggio e questi se lo riprese,
ricevuta la sua ricompenza, montò sulla sua bestia e tornò a casa.
Pagina aggiornata il 7 settembre 1999. Autore: Filippo Spadaro