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 L'antinomia del mentitore
Quello che storicamente viene chiamato il paradosso di Epimenide di Creta, che diceva: "tutti i cretesi sono bugiardi", non è in senso proprio un paradosso, anche se ha dato origine a tutta una serie di paradossi, di solito noti come paradossi del mentitore. Un paradosso è in genere un'asserzione che è in contrasto con il senso comune o con i principi della logica. A questo proposito nel linguaggio filosofico si usa più propriamente il termine antinomia. Benché fra i due termini vi sia una distinzione, per i fini che ci proponiamo qui possiamo considerarli molto vicini nel significato. Noi, seguendo il processo di esplicitazione e di chiarificazione che il paradosso di Epimenide ha subito nella storia del pensiero filosofico e logico, parleremo di antinomia del mentitore.
Un'antinomia è in generale un enunciato tale che sia la sua affermazione sia la sua negazione implicano una contraddizione. L'antinomia del mentitore viene di solito presentata nella seguente formulazione, supponendo che un mentitore dica: "L'affermazione che sto pronunciando in questo preciso momento è falsa."
Questa proposizione è vera o è falsa?


[SOLUZIONE]
La risposta è appunto una palese contraddizione: se è falsa, allora è vera, e se è vera, allora è falsa!
Il superamento di tale antinomia è possibile solo attraverso una complessa analisi dei linguaggio che ci porterebbe lontano. Diciamo solo che affermazioni come quella dei nostro ipotetico mentitore non sono ben fondate. Il vizio, in altri termini, sta nella particolare proprietà che hanno affermazioni come: "Questa proposizione è falsa", proposizioni che non danno informazioni e sono in questo senso prive di contenuto.



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Pagina aggiornata il 15 aprile 2006. Autore: Filippo Spadaro