Lettera a Carmela
Cara Carmela, da quando
mi sono trasferito a 10, in Sabina, sono rinato: che
pace, che tranquillità! Purtroppo ieri mi si è presentata
alla porta 2 3 (sì, si chiama proprio come la
Lear), quella che abita a 5, il noto porto della Toscana.
Io la chiamo 4, per via dei suoi baffetti; Giuseppe,
più cattivo di me, la chiama 6 (come il vampiro
interpretato da Klaus Kinski). In effetti, non è bellissima: il
suo naso assomiglia al becco di un 7. Volente o 8,
ho dovuto spupazzarla tutto il giorno: un 11 estenuante.
E anche dopo cena, perché alla 9 davano un vecchissimo
film sugli Orazi e i 1: uno strazio. Ma la mia pena è
stata ricompensata: la cara zietta mi ha regalato un bellissimo 12
[tre parole], con l’uccellino che esce allo scoccare di ogni ora.
Saluti e baci.
Vero
|